Appalti: nuovi adempimenti per l’appaltatore e nuovi obblighi di controllo per il committente
Cambia la norma del decreto fiscale sugli appalti oltre 200mila euro ad alta densità di manodopera.

La nuova norma relativa agli appalti (articolo 4 dl 124/2019), superiori ai 200.000 euro, si applica a «contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo o ad esso riconducibili in qualunque forma».

Quindi l’impresa appaltatrice deve provvedere al versamento delle ritenute sul lavoro con distinte deleghe per ciascun committente, senza possibilità di compensazione, e ne fornisce poi una copia al committente.

Quest’ultima operazione (la copia delle deleghe al committente) va effettuata entro cinque giorni lavorativi dalla scadenza del pagamento, unitamente all’invio di un elenco nominativo dei lavoratori, identificati mediante codice fiscale, impiegati nel mese precedente direttamente nell’esecuzione dell’appalto, con il dettaglio delle ore di lavoro prestate da ciascun percipiente in esecuzione dell’opera o del servizio affidato, l’ammontare della retribuzione corrisposta, il dettaglio delle ritenute fiscali, con separata indicazione di quelle relative alla prestazione affidata dal committente. 
Una norma che, non prevedendo la compensazione delle ritenute con altri debiti tributari e contributivi rappresenta un problema di liquidità per le imprese, nonché un aggravio burocratico prevedendo l’onere dei versamenti per ogni singolo cantiere e/o contratto dovendosi chiaramente indicare al committente i lavoratori impiegati nell’appalto per cui si stanno versando le ritenute.

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